La “Fiera della Croce” che si tiene a Stio piccolo borgo collinare del primo entroterra cilentano, vanta una tradizione assai antica. È uno dei mercati storici dell'intera zona e fin dai suoi albori è stato punto d'incontro e di scambio. La sua longevità è dettata proprio dalla sua importanza: nasce come conseguenza dei pellegrinaggi che qui affluivano per visitare la reliquia della Santa Croce. Il luogo in cui si svolge, proprio lo spiazzo antistante la cappella di Santa Maria della Croce alle porte dell'abitato, ha col tempo visto un'espansione sempre più marcata e nel pieno dell'età medievale si è affermata come appuntamento fisso per gli scambi commerciali. In origine il suo punto di forza era il commercio della seta, rimasto fiorente anche nei secoli a seguire. In tempi più remoti, invece, la vocazione agricolo-pastorale della zona, ha visto affiancare ai classici commerci di stoffe, la compra-vendita di bestiame e prodotti caseari come il formaggio caprino e anche i prodotti tipici dell'artigianato locale. La fiera, così composta, ha dato vita nel corso degli anni ad uno sviluppo economico e turistico che ormai catapulta Stio fra i centri più noti della zona. Una tradizione che sfida le insidie del tempo e s'impone come uno degli eventi sociali e culturali più importanti e meglio affermate nell'intero comprensorio. Ad oggi si svolge il primo giorno di Settembre, attirando l'attenzione di centinaia di visitatori. Largo anche alla gastronomia in occasione della Fiera della Croce, in cui fanno da padrone i prodotti tipici locali.